I Ristoranti Stellati della Toscana 2026: un viaggio nel gusto che parte dalla Versilia

I Ristoranti Stellati della Toscana 2026: un viaggio nel gusto che parte dalla Versilia

La Toscana è da sempre terra di grandi vini, eccellenze gastronomiche e tradizioni radicate nella qualità. Dalle colline del Chianti al mare della Versilia, ogni angolo della regione racconta una storia fatta di sapori autentici, ingredienti che nascono da una natura generosa e chef capaci di trasformarli in esperienze memorabili.

La Guida Michelin 2026 conferma ancora una volta la forza della Toscana nel panorama culinario internazionale: 45 ristoranti hanno ottenuto almeno una stella, un risultato che colloca la regione sul podio nazionale subito dopo Lombardia e Campania.

Fiore all’occhiello resta Enoteca Pinchiorri a Firenze, unica tre stelle del territorio, simbolo di eleganza, avanguardia e visione gastronomica. Ma è nelle località più intime, talvolta lontane dai grandi centri, che emerge la vera anima culinaria della Toscana: piccole cucine, giovani chef e laboratori di creatività che uniscono radici e innovazione.

Da Forte dei Marmi a Viareggio: la Versilia stellata

Che si tratti di una cena romantica sul mare, di un percorso degustazione raffinato o di un pranzo in una trattoria immersa negli ulivi, la Toscana riesce sempre a sorprendere.

Un territorio da sempre abituato al bello – tra mare, montagne e ville storiche – non poteva che distinguersi anche a tavola. La Versilia brilla nella guida 2026 con ristoranti che coniugano atmosfera, ricerca e grande tecnica.

Il Piccolo Principe – Viareggio (2 stelle Michelin)

Un’icona dell’accoglienza viareggina. Lo chef Giuseppe Mancino propone una cucina elegante e creativa, servita in ambienti intimi e curati. Un’esperienza completa, dove servizio impeccabile e atmosfere rilassanti amplificano ogni sapore.

Bistrot – Forte dei Marmi (1 stella Michelin)

Firmato dallo chef Andrea Mattei, il Bistrot è un punto di riferimento per chi ama una cucina di mare raffinata e contemporanea. Sale eleganti in stile coloniale, cucina a vista, musica jazz e – per occasioni speciali – una cantina per cene private su misura.

La Magnolia – Hotel Byron, Forte dei Marmi (1 stella Michelin)

Lo chef Marco Bernardo propone una cucina che nasce dalla tradizione mediterranea e si evolve in piatti impeccabili, costruiti sulla semplicità degli ingredienti e l’eleganza delle lavorazioni. In estate, un pranzo a bordo piscina è un’esperienza indimenticabile.

Lorenzo – Forte dei Marmi (1 stella Michelin)

Una leggenda della ristorazione toscana. Pesce eccellente, carta dei vini imponente e un servizio d’altri tempi. La celebre maionese montata a mano in sala è solo uno dei simboli di un ristorante dove ogni dettaglio è pensato per sorprendere.

Lunasia – Viareggio (1 stella Michelin)

Nel cuore glamour del Principino, lo chef Luca Landi unisce classicità e innovazione in piatti colorati, scenografici e sorprendenti. Ogni portata è un piccolo quadro, frutto di grande sensibilità estetica e tecnica.

Lux Lucis – Principe Forte dei Marmi (1 stella Michelin)

Dal roof garden con vista mare, lo chef Valentino Cassanelli propone una cucina sofisticata che dialoga con i profumi della costa e i sapori dell’Emilia, sua terra d’origine. Una tappa per veri intenditori.

Romano – Viareggio (1 stella Michelin)

Ristorante storico, detentore della stella più longeva della Versilia. La famiglia Franceschini porta avanti una cucina essenziale ma ricca di carattere, specializzata nel pesce ma capace di integrare anche ingredienti della terra con grande equilibrio.

Sciabola – Forte dei Marmi (Novità 2026 – 1 stella Michelin)

Guidato dallo chef Alessandro Ferrarini, è ospitato nello St. Mauritius Hotel. Elegante, colorato e sorprendente, conquista per creatività, equilibrio e attenzione al prodotto. Una delle novità più acclamate dell’anno.

La Toscana Stellata: un panorama ricco e diversificato

Oltre alla Versilia, la guida Michelin 2026 premia tutta la regione. Firenze si conferma capitale della ristorazione con Enoteca Pinchiorri e Santa Elisabetta, mentre borghi e piccoli centri ottengono nuove stelle grazie al talento di giovani chef che valorizzano prodotti locali e tecniche moderne.

È un mosaico in cui tradizione e sperimentazione convivono, rendendo la Toscana una delle destinazioni più amate dai food lovers di tutto il mondo.

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